Cosa cambia con il Decreto Lavoro e Sicurezza 2025
Il Governo ha approvato un provvedimento che introduce misure urgenti per rafforzare la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’attenzione speciale anche verso la formazione, i percorsi scuola-lavoro e la digitalizzazione dei processi aziendali.
Ecco le voci che cambiano rispetto all’attuale assetto normativo:
- Badge digitale in cantiere: è prevista l’introduzione del badge identificativo dei lavoratori previsto per i cantieri, con piattaforme digitali che collegano i dati del lavoratore e dell’attività svolta.
- Patente “a crediti” per le imprese: l’impresa virtuosa potrà beneficiare di crediti formativi e premialità, mentre una gestione carente della sicurezza potrà generare sanzioni più severe.
- Subappalto: Il decreto indirizza l’attività di vigilanza dell’INAIL in maniera selettiva verso i datori di lavoro che fanno ricorso al subappalto, sia in ambito pubblico che privato.
- Formazione e accreditamento: viene elevato il livello minimo per gli enti formatori, rafforzata la formazione per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) anche nelle imprese con meno di 15 dipendenti.
- Tutela studenti e alternanza scuola-lavoro: estensione della copertura assicurativa per gli studenti impegnati in percorsi di alternanza o formazione-lavoro, anche nel tragitto casa-lavoro.
- Near miss e cultura della prevenzione: si introduce la segnalazione delle situazioni “near miss” (mancati infortuni) come elemento proattivo nella gestione della sicurezza aziendale.
- Revisione delle aliquote INAIL: a partire dal 1° gennaio 2026 le tariffe INAIL saranno modulate anche in funzione delle performance infortunistiche delle imprese.
- Potenziamento della vigilanza e degli organi ispettivi: maggiori risorse e strumenti per l’azione ispettiva e per controlli più efficaci.
Principali novità






Perché è importante per l'imprese?
Rafforza il legame tra formazione, digitalizzazione e responsività aziendale.
Impone nuovi adempimenti amministrativi e gestionali che, se non considerati per tempo, possono generare rischi sanzionatori.
Rappresenta un cambio di paradigma: premia la “legalità + virtuosità” e non solo l’adempimento minimo.

